Con lo smart working aumenta lo stress ma più tempo libero

Roma, 26 settembre 2022 – Nel 2019 meno di mezzo milione di italiani lavorava da casa, contro gli oltre 5 milioni del 2021.
Lo smart working ha indubbiamente portato con sé grandi cambiamenti nelle abitudini dei lavoratori. A confermarlo, il rapporto sul benessere nel lavoro da casa 2022 di NFON, che ha intervistato gli smart worker di sei Paesi europei, per capire come vivono questa nuova condizione. 
Dalla ricerca emerge un paradosso: lo smart working equivale a maggiore tempo libero a disposizione ma anche a più stress e quantità di lavoro.
Quasi per 3 lavoratori su 10, infatti, con lo smart working è aumentato il carico di lavoro, mentre per 1 lavoratore su 4 è cresciuto il numero di ore che dedica al lavoro. Ma se aumenta il lavoro, al tempo stesso il 36% degli intervistati lavorando da casa hanno più tempo da dedicare alla famiglia e agli amici, mentre quasi 3 lavoratori su 10 possono praticare più sport rispetto a prima.
Un paradosso facilmente comprensibile se si pensa che grazie a una buona organizzazione e ai benefici che si possono trarre da una programmazione generalmente più flessibile, lo smart working consente di risparmiare tempo.