Roma, 8 marzo 2022 – Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha istituito la banca dati del collocamento obbligatorio mirato. Lo scorso 23 febbraio è stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dm 29 dicembre 2021 firmato dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che definisce le modalità attuative della raccolta di informazioni e la semplificazione degli adempimenti in materia di assunzioni mirate di persone diversamente abili.
Questa nuova Banca, che sarà in vigore dal 23 aprile 2022, è configurata come una specifica sezione della “Banca dati politiche attive e passive” già istituita nell’ambito delle strutture del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Ora il decreto ministeriale provvede ad individuare la tipologia di dati da trasmettere alla Banca relativa al collocamento mirato, che conterrà informazioni riguardanti i lavoratori disabili, i datori di lavoro pubblici e privati nonché gli adempimenti necessari alle diverse assunzioni.
In particolare verranno raccolte informazioni su:
- i prospetti informativi sul numero complessivo dei dipendenti, i posti e le mansioni disponibili per i lavoratori disabili;
- gli accomodamenti ragionevoli adottati dai datori per garantire ai disabili l’uguaglianza con gli altri dipendenti;
- la certificazione degli eventuali esoneri dagli obblighi di versamenti all’Inail;
- le comunicazioni obbligatorie concernenti le instaurazioni, le variazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro dei lavoratori disabili;
- le sospensioni dall’obbligo di assunzione;
- gli esoneri autorizzati dall’obbligo di assunzione;
- le varie convenzioni di integrazione e inserimento lavorativo;
- i lavoratori con disabilità e le categorie protette;
- gli elenchi e graduatorie delle persone disabili che aspirano a lavorare;
- gli avviamenti effettuati dagli uffici competenti;
- le informazioni indispensabili all’inserimento lavorativo;
- gli incentivi e le sovvenzioni di cui beneficia il datore di lavoro;
- la comunicazione contenente tempi e modalità di copertura della quota di riserva da parte delle amministrazioni pubbliche.
Le informazioni saranno accessibili a loro volta, a diverso grado e nel rispetto della normativa sulla tutela della privacy, alle Regioni e Provincie autonome di Trento e di Bolzano, all’Ispettorato nazionale del lavoro, all’Anpal, al Dipartimento della funzione pubblica, ai datori di lavoro pubblici e privati e alle persone disabili iscritte nel collocamento mirato. Queste ultime potranno accedere tramite Spid o Cie.