La puntata di “Blob” dedicata agli infortuni sul lavoro

Lo scorso 4 maggio, è andata in onda una puntata di “Blob Rai 3” interamente dedicata alla tematica degli infortuni e delle morti sul lavoro. “Blob”, uno tra i programmi più longevi e originali della televisione italiana in onda dal 1989, propone quotidianamente un sunto delle tematiche che sono state protagoniste del piccolo schermo nazionale negli ultimi giorni. La puntata in oggetto è andata in onda sulla scia delle celebrazioni della Festa dei Lavoratori del 1° maggio scorso scegliendo di raccontare, attraverso il solito escamotage “metatelevisivo” (la televisione che parla della televisione), il fenomeno infortunistico che ha riguardato, e riguarda drammaticamente ancora oggi, il mondo del lavoro italiano.
Il titolo della puntata, “Danni collaterali”, allude al termine appartenente al linguaggio militare utilizzato per indicare le conseguenze indesiderate delle operazioni belliche che comportano costi altissimi in termini umani; termine che trova la sua esatta collocazione anche nel discorso riguardante le morti sul lavoro. La puntata esordisce con stralci di testimonianze di archivio di infortunati e superstiti del lavoro che iniziano dall’anno 1959, alternate da pagine di rassegna stampa riportanti le notizie di incidenti. Continua con un montaggio alternato di interviste ai cottimisti degli anni ’70, di servizi speciali sulle incursioni degli ispettori del lavoro, di fotografie e dati sulle morti in edilizia e in agricoltura alla fine degli anni ’60. Il discorso sulla prevenzione viene introdotto con i “manifesti-monito” che venivano appesi nelle officine degli anni ’70 paragonando, con una buona dose di critica, l’inefficacia del tempo con le carenze odierne nella formazione e l’applicazione delle norme e dei presidi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Passiamo bruscamente al 2006, con l’emblematica morte sul lavoro della giovane Giovanna Curcio e di Annamaria Mercadante nel rogo della fabbrica di materassi di Montesano sulla Marcellana (SA) che introduce il bilancio delle morti sul lavoro odierne, rappresentate dai tragici dati dei primi mesi del 2019 e dai morti di questo primo maggio, caduti sul lavoro durante le celebrazioni della loro giornata.
“Uno stillicidio quotidiano che non accenna a diminuire” dagli anni ’50 ad oggi, suggerisce chiaramente “Blob” del 4 maggio, ricordando agli spettatori più attenti come il discorso intorno alla sicurezza sul lavoro e la formazione alla prevenzione siano, ancora ai giorni nostri, tematiche che meritano testimonianza, impegno e attivismo quotidiani per chiedere a gran voce alle istituzioni la chiusura definitiva della lista dei “danni collaterali” che ogni giorno macchiano di sangue la forza lavoratrice del nostro Paese.

Vedi la puntata di Blob del 4 maggio