Quota 100, la riforma del sistema pensionistico contenuta nel decreto approvato il 17 gennaio dal Consiglio dei ministri, è finalmente realtà. A seguito di numerosi dibattiti ed estenuanti battaglie, in data 28 gennaio 2019 è stato pubblicato il testo di legge che prevede l’accesso al trattamento di pensione con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi (la cosiddetta ‘quota 100’); tale misura, introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021, non prevede alcuna penalizzazione. La norma conferma che l’anzianità dei 38 anni può essere conseguita tramite il cumulo gratuito delle posizioni assicurative accreditate nell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) /INPS, nelle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché nella gestione Separata INPS. A tal proposito, si evidenzia l’esclusione della cumulabilità ai fini del pensionamento, delle Casse di Liberi Professionisti. La quota 100 prevede l’utilizzo di un ritorno ad un sistema di finestre mobili differenziate tra settore privato e pubblici dipendenti: 3 mesi per i primi e 6 mesi per i secondi dalla data di maturazione dei requisiti. In un primo momento, l’uscita dal lavoro sarà possibile dal 1° aprile 2019 per i lavoratori privati che abbiano raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2018 e dal 1° agosto 2019 per i lavoratori pubblici che li abbiano maturati all’entrata in vigore del decreto (29 gennaio 2019).
Tra le novità più rilevanti contenute in tale decreto troviamo:
– Disposizioni in materia di pensione anticipata – Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2026 il requisito contributivo per conseguire il diritto alla pensione anticipata è fissato a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
– Pensione anticipata (opzione donna) – Prevede l’accesso alla pensione per le donne lavoratrici che hanno maturato almeno 35 anni di contributi ed abbiano un’età anagrafica minima di 58 anni se lavoratrici dipendenti e di 59 anni se lavoratrici autonome.
– Lavoratori precoci – I lavoratori con almeno un anno di contribuzione prima del compimento dei 19 anni, possono conseguire la pensione anticipata se in possesso di 41 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2026. I lavoratori che perfezionano tale requisito dal 1° gennaio 2019 possono accedere al trattamento pensionistico decorsi 3 mesi dalla maturazione di tale requisito.
Gli operatori del Patronato ANMIL sono a vostra completa disposizione per l’attività di consulenza e l’inoltro delle domande.
Per ulteriori informazioni
chiamare il Numero Verde ANMIL 800.180943
Compila il form e ti contatteremo per fissare un appuntamento >>