Amianto: ANMIL propone per Decreto Milleproroghe

Roma, 23 gennaio 2022 – In Senato è in corso la discussione del Decreto Legge 298 del 29 dicembre 2022, il consueto provvedimento di fine anno con il quale si introducono disposizioni urgenti in materia di termini legislativi e che il parlamento dovrà convertire in legge entro il 27 febbraio prossimo.

In occasione dell’esame parlamentare, l’ANMIL ha predisposto alcune proposte emendative, inviate ai componenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, che riguardano la tutela delle vittime dell’amianto.

Tra le proposte dell’Associazione c’è il riconoscimento di un “anticipo” sulle prestazioni economiche erogate ai lavoratori malati di mesotelioma, attraverso la prestazione una tantum ora riconosciuta ai malati per esposizione familiare o ambientale. L’articolo 1 comma 357 della legge 178 del 30 dicembre 2020 prevede infatti il riconoscimento di una prestazione di importo fisso in favore dei malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare a lavoratori impegnati nella lavorazione dell’amianto ovvero per esposizione ambientale. Dal 1° gennaio 2023 l’importo della prestazione una tantum è pari ad euro 15.000, da corrispondere all’interessato o ai suoi eredi in caso di morte. Ai malati di mesotelioma di origine professionale è invece riconosciuta una quota percentuale aggiuntiva sulla rendita erogata dall’INAIL, una volta che l’Istituto abbia accertato l’origine professionale della malattia. L’attesa di vita dopo la diagnosi di mesotelioma va purtroppo tra i sei e i dodici mesi, ma sono frequenti casi in cui non si superano i due mesi. Nella maggior parte dei casi la vittima non ha il tempo di vedersi riconosciuto il diritto alla prestazione, considerati i tempi lunghi dell’istruttoria presso l’INAIL, che molte volte si risolve dopo anni addirittura per via legale. Tramite l’una tantum previsto dall’art. 1 comma 357 della legge 178/2020, l’emendamento punta a consentire ai lavoratori malati di mesotelioma di poter ottenere un sussidio economico sotto forma di anticipo mentre sono ancora in vita per far fronte alle numerose necessità che la malattia porta con sè.  La misura non comporterebbe oneri aggiuntivi, atteso che la somma percepita andrebbe poi ritrasferita al Fondo per le Vittime dell’amianto con il conguaglio della rendita riconosciuta dall’INAIL.

Ancora in tema di prestazioni economiche, si propone che l’una tantum riconosciuto ai malati di mesotelioma non professionale sia erogato con maggiore velocità, entro un mese dalla ricezione della documentazione sanitaria che attesti la diagnosi della patologia.

Tra gli emendamenti elaborati dall’ANMIL anche l’unificazione dei finanziamenti per le due specifiche prestazioni a favore delle vittime dell’amianto (una tantum in favore dei malati di mesotelioma non professionale e prestazione aggiuntiva della rendita INAIL), in modo che le risorse siano interamente utilizzate a favore degli aventi diritto, anche qualora una delle due prestazioni potesse avere una dinamica di crescita o decrescita diversa da quelle programmate, facilitando quindi la copertura delle prestazioni.

Infine, due distinte proposte sono dirette a favorire le attività di ricerca svolte dall’INAIL nel campo della cura del mesotelioma e della sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali.