Il Consiglio Nazionale dell’ANMIL, nella sua ultima riunione, ha eletto nel ruolo di Presidente dell’Associazione Nazionale tra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro, Zoello Forni, che rimarrà in carica sino al prossimo Congresso associativo di Marzo 2020.
Nato a Modena, Forni nell’Associazione ha ricoperto numerosi ruoli e incarichi dirigenziali, dimostrando un impegno ed una dedizione straordinari, che affondano le radici sin dalla sua iscrizione all’ANMIL di Modena nel 1960. È stato nel 1952 quando, appena tredicenne, il neo presidente è rimasto vittima di un grave incidente, mentre lavorava in una vetreria nel modenese. In quegli anni, in cui non esistevano centri estivi e le colonie non erano sempre accessibili, molti adolescenti impegnavano l’estate dando economicamente una mano in casa ed imparando allo stesso tempo un mestiere. Proprio in questa circostanza, a causa di una puleggia priva di protezione e senza aver ricevuto alcuna formazione sul posto di lavoro, Forni ha subito l’amputazione della gamba dal ginocchio in giù, rimanendo per oltre 15 mesi in ospedale. Da lì, grazie al supporto della famiglia, è riuscito a proseguire gli studi, lavorando prima in Maserati e poi all’Università di Modena come impiegato e infine, grazie al diploma di ragioniere che ha deciso di acquisire per portare a conclusione gli studi interrotti a causa dell’infortunio, presso il Banco di San Geminiano e San Prospero, dove è rimasto dal 1974 al 1997 per poi dedicarsi totalmente alla vita associativa. Grazie alla sua lunga esperienza di volontario in prima linea, è stato Vicepresidente nazionale dell’Associazione e Presidente nazionale del Patronato ANMIL.
“Sono onorato ed orgoglioso di essere stato scelto per rappresentare questa grande Associazione a cui mi dedico con profonda passione da ormai 60 anni – ha dichiarato Forni – ma dobbiamo fare di più per arginare il fenomeno degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali, che ancora non accenna a diminuire e costa ogni anno troppe vite umane. Con pari impegno dobbiamo occuparci di chi rimane vittima di questi tragici eventi, in particolare nella delicata fase del reinserimento al lavoro, che rappresenta un momento cruciale della presa in carico dopo l’infortunio o la malattia. Dare agli invalidi del lavoro nuove opportunità, attraverso la formazione e percorsi di reinserimento lavorativo mirati, deve essere una priorità per il nostro Paese e noi nei prossimi mesi lavoreremo anche in tal senso”.
Nota biografica
Dati infortunistici sul lavoro Gennaio-Aprile 2019
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