Roma, 20 febbraio 2023 – Nel corso del fine settimana, il personale ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma, insieme al Personale di Polizia di Stato del Commissariato di San Basilio, ha effettuato un accesso ispettivo all’interno di un’attività di ristorazione, dove sono stati identificati trentanove lavoratori di diverse etnie.
Dai riscontri è emerso che ben 29 di essi erano completamente in nero, senza contratto né assicurazione. Tra loro otto erano al lavoro malgrado fossero sprovvisti del permesso di soggiorno.
Per i restanti dieci lavoratori sono in corso degli approfondimenti in materia di somministrazione irregolare di manodopera.
Le verifiche hanno interessato anche gli aspetti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, e numerose sono state le irregolarità riscontrate con particolare riferimento all’impianto elettrico, agli spogliatoi e all’idoneità delle attrezzature da lavoro.
Complessivamente nelle attività di contrasto sono stati emessi due provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e occupazione di lavoro nero, nove prescrizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, ventinove maxi sanzioni per l’occupazione di lavoratori in nero.
Le due attività imprenditoriali per poter riaprire i battenti dovranno regolarizzare i lavoratori in nero, fornendoli di contratti di lavoro dopo averli sottoposti alle visite di idoneità, oltre a pagare le sanzioni amministrative connesse alla loro irregolare occupazione e quelle – di profilo penalistico – connesse alle irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro.
Scoperti 29 lavoratori in nero in 2 ristoranti etnici di Roma
