Salute e sicurezza nel contesto sanitario sono al centro dell’interesse degli operatori del settore sia in ambito europeo sia nazionale. Questo perché sono sempre più frequenti manifestazioni patologiche legate alle attività lavorative svolte in ambiente sanitario: in particolare malattie legate all’apparato muscolo-scheletrico o patologie di tipo psico-sociale, che troppo spesso si collegano ad atteggiamenti sempre più aggressivi nei confronti del personale sanitario. Occorre sviluppare una cultura e una prassi della prevenzione e della sicurezza sul lavoro, partendo da una ricognizione delle buone pratiche. In quest’ottica si muove un progetto di formazione continua per i lavoratori che consenta, attraverso un portale di formazione e-learning e un’App, la segnalazione ai RLS di qualsiasi tipo di rischio professionale percepito. Tale progetto è stato presentato nell’ambito del tredicesimo Forum Risk Management in Sanità, che si è tenuto a Firenze dal 27 al 30 novembre 2018, con un seminario promosso dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), in collaborazione con INAIL, Federsanità ANCI e Euromedia s.r.l., dal titolo “Kit di informazione e disseminazione per i RLS in sanità”.
Dopo una breve introduzione curata da Rosanna Di Natale(Federsanità ANCI), in cui è emersa la “solitudine” del RLS, da intendersi quale figura meno sostenuta nella filiera della sicurezza sul lavoro, la parola è passata a Tommaso De Nicola, Vice Direttore Centrale Prevenzione Inail, che ha illustrato il ruolo dell’Inail nella gestione della prevenzione. De Nicola, citando il Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018 e l’Accordo quadro di collaborazione sottoscritto nel 2015 tra Inail, Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ha illustrato i principali settori professionali e di rischio verso i quali si è deciso di indirizzare gli sforzi: il comparto agricolo, quello dell’edilizia, il rischio muscolo-scheletrico, gli agenti cancerogeni e i rischi da stress lavoro-correlato. Degli oltre 40 progetti presentati a Inail, l’Istituto ne ha approvati 14, cinque dei quali facenti riferimento al comparto Sanità. De Nicola ha infine fornito alcuni dati riguardanti i fondi totali sinora messi a disposizione da Inail per i Bandi ISI, che ammontano a 1,8 miliardi di euro, rilasciando anche alcune anticipazioni sui Bandi ISI 2018, per i quali l’Istituto metterà a disposizione 370 milioni di euro.
Secondo il Presidente Regionale di Anmil Toscana, Vincenzo Municchi, vi è una peculiarità della figura del RLS in un settore come quello sanitario, dove il rischio di patologie muscolo-scheletriche è più elevato. Il RLS deve infatti svolgere tanto una funzione di congiunzione tra lavoratori e vertici, quanto un ruolo di raccoglitore di informazioni di stampo bottom-up. Municchi ha denunciato il crescente fenomeno del calo della rappresentanza nella tutela della sicurezza dei lavoratori, auspicando che tramite una sana cooperazione basata sul dialogo proattivo, piuttosto che sul contrasto, si possa ripartire nel coinvolgimento dei lavoratori. Il Presidente di ANMIL Toscana ha sottolineato poi come il RLS debba sempre essere informato dei rischi e dei pericoli riguardanti i propri rappresentati, e, a tal fine, il Kit sviluppato potrà risultare un elemento vincente.
Marco Castellani, di Euromedia s.r.l., ha spiegato ad una platea attenta e partecipe, le modalità con cui si è arrivati alla realizzazione del progetto. Dopo una breve panoramica tecnica introduttiva del Portale e dell’App, ha fatto leva sullo spirito con il quale il gruppo di lavoro si è approcciato alla realizzazione del Kit, vale a dire uno spirito “pro e per”, e non “contro”, questo a ulteriore conferma dell’utilità propositiva e proattiva delle piattaforme digitali realizzate, e non avente certo la finalità di corrodere ancor di più il già delicato rapporto tra le varie parti in causa nella tutela della sicurezza dei lavoratori.
Il Prof. Domenico Della Porta, Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Salerno, ha manifestato la necessità di dare una centralità all’utilizzo del Kit realizzato, sottolineando la difficoltà che si incontra nella gestione della sicurezza sul lavoro nel settore sanitario, dove, a differenza di ambienti lavorativi più isolati e meno aperti al pubblico, chiunque può entrare nelle strutture. E’ anche per ovviare a questo elemento strutturale che il Portale e l’App dovranno mettersi al servizio del RLS, per divulgare una sempre crescente cultura della sicurezza e migliorarne gli aspetti gestionali. Secondo Maria Giovannone, Responsabile dell’Ufficio Salute e Sicurezza di Anmil, la materia della infortunistica e delle malattie professionali nel comparto sanitario riscuote una attenzione sempre più incisiva, dato il predominio di casistiche riguardanti l’apparato muscolo-scheletrico e un rischio aggressioni sempre crescente. Secondo la Responsabile Anmil la distinzione tra rischio safety e rischio security, può essere parzialmente considerato un “falso problema” essendo entrambi, se prevedibili, rischi lavorativi allo stesso modo. Proprio in relazione alla prevedibilità delle aggressioni in sanità, è stato citato uno studio, dal quale è emerso come la quasi totalità delle aggressioni verificatesi fosse per l’appunto prevedibile e, quindi, evitabile. Risulta dunque di fondamentale importanza, data la struttura normativa già esistente, facilitare e incentivare il passaggio da best practices a nuove leggi, fortemente basate su esperienze vincenti.
A chiusura del seminario Roberto Falchi, per conto di Euromedia s.r.l., ha illustrato nel dettaglio, mediante il supporto di alcune slide, il funzionamento del Portale e dell’App realizzati, dando prova della immediatezza e semplicità delle piattaforme, e di come, in pochissimo tempo, un lavoratore possa inviare una segnalazione al proprio RLS di riferimento.