Conferenza Stato-Regioni: “Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale”

Roma, 9 febbraio 2021 – La Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’accordo sul documento «Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu 2021-2023)», pubblicato nella G.U. n. 23 del 29 gennaio 2021.
L’obiettivo generale del Piano Pandemico Influenzale è rafforzare la preparazione nella risposta ad un’eventuale futura pandemia influenzale a livello nazionale e locale, in modo da: proteggere la popolazione, riducendo il più possibile il potenziale numero di casi e quindi di vittime della pandemia in Italia e nei cittadini italiani che vivono all’estero; tutelare la salute degli operatori sanitari e del personale coinvolto nell’emergenza; ridurre l’impatto della pandemia influenzale sui servizi sanitari e sociali e preservare il funzionamento della società e le attività economiche.
Il Piano, predisposto sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, aggiorna e sostituisce i precedenti Piani Pandemici Influenzali, e identifica le azioni chiave per i prossimi tre anni. Da un punto di vista strutturale, è organizzato in una parte generale e in capitoli in base alla fase pandemica di riferimento. In ogni capitolo solo presenti sotto-capitoli per area tematica organizzati come segue: una sezione di testo con una descrizione dell’area tematica nella fase pandemica di riferimento e le attività/funzioni operative; una tabella con gli obiettivi, le azioni essenziali e i principali attori coinvolti.
Il documento è corredato da 5 Appendici, tra cui la prima (A1) è dedicata alla sicurezza sul lavoro.
Nello specifico, nell’Appendice A1 è stato evidenziato che le misure generali di tutela della SSL, anche in situazioni di emergenza, partono da una attenta valutazione dei rischi per giungere ad una programmazione delle misure di prevenzione e alla pianificazione degli interventi necessari affinché qualsiasi lavoratore possa adottare le misure idonee per evitare le conseguenze dovute all’esposizione a rischi specifici. È stato altresì rilevato come sia determinante effettuare attività di informazione, formazione e addestramento del personale, prevedere la sorveglianza sanitaria, utilizzare sistemi di comunicazione per inquadrare i rischi, per attuare le misure comportamentali idonee e stabilire le misure protettive in rapporto al grado di esposizione.
Viene altresì messo in risalto come una pandemia influenzale possa incidere negativamente sull’organizzazione aziendale. Pertanto nel documento si raccomanda che le aziende si preparino tempestivamente ad adottare piani di preparazione tenendo conto delle loro dimensioni, della loro specifica importanza economica e assumendosi le responsabilità delle strategie da adottare.

A tal fine, prima dell’arrivo di una pandemia di influenza, è stato ritenuto necessario:

  • identificare il grado di esposizione del personale e verificare la disponibilità a svolgere l’attività lavorativa mediante soluzioni organizzative alternative, evidenziando al contempo le attività essenziali per l’azienda (prioritarizzazione/ posteriorizzazione), al fine di far fronte a un tasso di assenze elevato;
  • stimare il fabbisogno di materiale dal punto di vista delle misure igieniche come disinfettanti e mascherine protettive e di altre misure fisiche di protezione e provvedere al loro approvvigionamento;
  • istruire il personale in merito ai compiti, alle responsabilità e competenze nell’ambito delle misure aziendali di gestione delle crisi.

In caso di pandemia, nel documento viene invece ritenuto necessario che l’azienda metta in atto misure organizzative quali:

  • sospendere tutte le attività aziendali che prevedono assembramento di persone;
  • adottare misure sulla base degli aspetti epidemiologici della pandemia (teleconferenze, telelavoro, modifiche degli spazi di lavoro, installazione di barriere di protezione impermeabili tra i clienti e il personale);
  • provvedere alla disinfezione delle superfici contaminate con detergenti normalmente reperibili in commercio con una formulazione attiva nei confronti del patogeno responsabile della pandemia;
  • programmare sanificazioni ordinarie e/o straordinarie degli ambienti;
  • garantire la permanenza in sicurezza dei lavoratori presso la struttura e contestualmente limitare l’esposizione al rischio di contagio;
  • in fase di organizzazione dei processi di lavoro, tenere conto della situazione familiare dei collaboratori e dei possibili obblighi di assistenza che ne possono derivare (p. es. cura di familiari malati, custodia di figli in età prescolastica e scolastica in caso di chiusura di asili o scuole ecc.).

L’Appendice dedicata alla sicurezza sul lavoro riporta, infine, due paragrafi rispettivamente dedicati alla sicurezza sul lavoro per gli Operatori Sanitari a alla sicurezza sul lavoro del personale non sanitario (Forze di Polizia).

Per approfondire Pan_Flu_2021_2023