Le parole del Capo dello Stato in occasione dell’evento promosso da ANMIL e istituzionalizzato con D.P.C.M. nel 1998.
“Il dramma delle vittime degli incidenti sul lavoro ancora oggi ferisce la nostra società. Garantire a tutti la possibilità di lavorare in un ambiente sicuro è scelta di civiltà. L’attenzione per ciò che può costituire pericolo per la salute del lavoratore non può mai venire meno e deve anzi essere oggetto di continuo aggiornamento. Nell’efficacia delle tutele emergono specificità legate a particolari ambiti lavorativi: da queste esperienze deve venire una prospettiva di omogenea ed elevata sicurezza nonché la salubrità di tutti gli ambienti di lavoro.
A 10 anni dall’entrata in vigore del Testo Unico sulla sicurezza si registrano ancora percentuali in accettabili di irregolarità, conferma di come ci sia ancora molta strada da fare per diffondere la cultura della prevenzione, un’opera in cui è meritoriamente impegnata l’ANMIL. Oggi, come ogni anno, la giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro viene commemorata in tutte le province d’Italia.
Desidero salutare tutti i partecipanti a questo appuntamento giunto ormai alla sua 68ª edizione con l’augurio che il migliore successo della celebrazione odierna diventi il superamento dell’urgenza che ancora oggi la genera: il lavoro non può e non deve mai generare vittime o variare infermità.”
Sergio Mattarella