Intervista a Lisa. La cantante parla dopo lo stop per una grave malattia

Per Lisa ciรฒ che conta รจ amare la vita ed essere veri. “Anche nei momenti difficili non siamo soli”

Non mi era mai accaduto di chiedere un appuntamento ad un artista di successo e di sentirmi rispondere “Anche adesso”. Lisa era appena tornata da L’Aquila, dove aveva celebrato in musica la festa della Perdonanza e, prima di ripartire per una tournรฉe senza fine, si stava concedendo una giornata di relax nella sua Calabria. “Ti ho detto cosรฌ – ha precisato al telefono qualche minuto dopo – perchรฉ da domani mi aspettano i viaggi, a cominciare da Minturno e tante altre cose in compagnia di gente meravigliosa”. Lisa รจ una che non si ferma mai e le sue parole sono una grande lezione di vita. Ma la cosa che piรน mi ha sorpreso, durante l’intervista, รจ stata la sua capacitร  di precedere sempre quello che le stavo per chiedere. 

– Tu hai vinto la recente trasmissione di Amadeus “Ora o mai piรน”. Che significato ha avuto per te partecipare a questo format televisivo? 

Io sono una persona che non ha voluto mettere in piazza i propri fatti e che ha deciso di raccontarli in questo programma perchรฉ poteva essere uno stimolo positivo – come stiamo facendo adesso – per non arrendersi mai. Quel format richiedeva un racconto vero e io mi sono voluta donare al cento per cento. Ad “Ora o mai piรน” ho deciso di parlare a cuore aperto. A causa di una grave malattia ero rimasta ferma due anni. Devo dire che la gente mi ha seguito sempre durante il mio percorso di vita con grande affetto e stima. E questo mi ha fatto molto piacere e mi ha reso forte nello stesso tempo perchรฉ avere l’affetto della gente non รจ una cosa scontata, anzi รจ un miracolo. Questa รจ la nostra forza, l’amore della gente. Io comunque non mi risparmio, mi piace restituire l’affetto che ricevo. Ecco perchรฉ dico sempre che l’amore dona amore. รˆ importante non alzare troppi muri e non farti incattivire da ciรฒ che la vita ti puรฒ dare, anche di negativo. A volte c’รจ chi recepisce in una maniera e chi recepisce in un’altra e chi invece si chiude, invece di aprirsi, dopo aver vissuto determinate cose. Io ho avuto la fortuna di rimanere molto lucida, nonostante i momenti difficilissimi che ho vissuto, ma devo dire – e lo ripeto – grazie all’amore della gente, anche quando non sapeva effettivamente quello che mi stava succedendo. 

– Il 15 luglio scorso, hai partecipato al Disability Pride, in Piazza del Popolo, a Roma. Perchรฉ hai accettato questo invito? 

Mi hanno chiamato i miei amici di Radio Italia anni 60 e, quando mi hanno proposto questa manifestazione, mi ha fatto piacere accettare anche perchรฉ, in qualche modo, darsi รจ sempre un bene e bisogna essere uniti nei momenti piรน belli e in quelli piรน complicati della vita. E questo รจ un regalo che torna indietro e che ti dร , perchรฉ ciรฒ che puรฒ riempire gli altri riempie anche noi stessi. Per questo mi faceva piacere essere presente a questo evento e ho accettato con tutto il cuore. 

– Che cosa hai cantato sul palco del Disability Pride e perchรฉ questa scelta?

Mi ha fatto piacere portare dei brani che mi hanno accompagnato durante la vita e che hanno avuto un significato profondo, a cominciare da “Sempre”, che รจ stata la partenza del mio percorso. Non potevo fare a meno di portare questo brano. Poi ho cantato “Oceano”, il grandissimo successo portato a Sanremo, che รจ stato il proseguimento e, al tempo stesso, la conferma di tutto ciรฒ che ero riuscita ad ottenere in Francia, Belgio, Spagna, Cina e Giappone. Per questo non potevo fare a meno di cantare anche questo brano. Poi purtroppo, da lรฌ in poi, c’รจ stato il mio stop di salute, che mi ha tenuto ferma per un bel po’ di tempo, ma tutto sembra ormai che si sia risolto nel migliore dei modi. E quindi, con la partecipazione ad “Ora o mai piรน”, il simbolo di questo momento era “C’era una volta”, il nuovo singolo, che ha segnato la svolta, il rientro, il non arrendersi, il combattere. Ecco perchรฉ ho portato in Piazza del Popolo queste tre canzoni, che segnano un percorso di vita importante. 

– Credi che la comunicazione sociale possa passare anche attraverso la musica e che una iniziativa come questa possa contribuire alla inclusione dei soggetti svantaggiati? 

Aaaa sรฌ, assolutamente. Deve. 

– Ti era mai capitato in precedenza di vedere le tue canzoni tradotte nella Lingua dei Segni? Che effetto ti ha fatto? 

Bellissimo, proprio un brivido e lรฌ ho pensato che mi sarebbe piaciuto mantenere questa cosa e di portare con me questo tipo di linguaggio affinchรฉ possa arrivare un po’ a tutti. Penso infatti che sia magico scoprire che la musica non conosce barriere e che puรฒ arrivare a tutti, anche attraverso la Lingua dei Segni. รˆ una cosa pazzesca, bellissima. 

– C’รจ un brano della tua carriera a cui sei particolarmente legata? 

Ce ne sono tanti, perchรฉ le mie canzoni sono quasi tutte autobiografiche e portano sempre dentro qualcosa di importante. Non scrivo mai “tanto per”,  dรฒ molto peso alle parole perchรฉ, essendo un personaggio pubblico, non posso ignorare che dall’altra parte ci sono delle persone che ascoltano. E quindi non si puรฒ far finta di nulla e bisogna essere seri sotto questo aspetto. Tra le varie canzoni, forse, quelle che piรน si legano al mio percorso di vita sono all’interno di “Rispetto 6.1”, che รจ stato l’album che ha preceduto l’uscita in TV a “Ora o mai piรน”, che ho scritto in un momento critico della mia vita e che รจ stato l’appiglio per andare avanti, in un momento in cui non sapevo quello che mi poteva accadere, se ci sarei stata ancora oppure no. Per questo ho deciso di scrivere quelle che erano le cose piรน importanti per me e quindi il mio credo e miei valori, che sono tutti all’interno di questo album: il rispetto per la natura, per le persone, per tutto ciรฒ che ci circonda, per i bambini, che sono il nostro futuro. E poi, tra le altre canzoni, c’รจ “Miracolo”, che fa parte dell’album “Oceano”, che รจ un inno alla vita. E ancora, per tornare a “Rispetto 6.1”, sono legata anche alla canzone “Gianni ama Mario”, che racconta la storia di due persone che si amano e che non dovrebbero essere giudicate in base al proprio sesso, ma essere rispettate come chi sta vivendo un proprio amore. E nel momento in cui questo non lede nessuno, ben venga. 

– Che cosa significa per Lisa essere Lisa? 

Io sono la persona veramente “della porta accanto”, nel senso che sono molto tranquilla e con i piedi per terra. Ho deciso di mantenere il nome Lisa, che รจ il diminutivo di Annalisa, un compromesso fra i nomi delle mie due nonne, materna e paterna: una si chiamava Anna e l’altra Luisa. Sono caratterialmente molto vicina a queste due donne, per me fondamentali: una molto forte, l’altra molto tenera, sensibile, tenace. Ma ho voluto mantenere questo “Lisa” perchรฉ era un po’ piรน familiare, vicino alla gente, piรน breve. Certo, quando salgo sul palco subisco quella trasformazione del personaggio, nel senso che entro dentro le canzoni e vivo profondamente quello che canto. Non lascio indietro niente. Tutte le mie emozioni sono un turbinio e volano all’interno dei brani e esplodono. Ma poi, alla fine, sono una ragazza tranquilla, quella che va a fare la spesa, che lava i panni, che cucina, che sta in compagnia degli amici, che si diverte, che ha i suoi momenti di malinconia e che poi combatte. Esprimo sempre quello che sento perchรฉ preferisco essere quella che sono. Desidero essere apprezzata o “odiata” per quella che sono. 

– Tu sei calabrese. Che rapporto hai con la tua terra? 

Sono molto legata alla terra in genere. Sono nata a Siderno, in provincia di Reggio Calabria e, da 0 a 6 anni, sono vissuta a Torino, poi sono riscesa in Calabria, a Gioiosa Ionica, il mio paese di infanzia. Da lรฌ mi sono poi spostata a Latina, la cittร  che mi ha adottato e da Latina sono andata a Parigi per 5 anni. Ci sono tante terre nella mia vita. Aggiungo che mia madre รจ napoletana per cui io sono per metร  calabrese e per metร  napoletana. Per forza di cose, il mio modo di scrivere non รจ nazionale, รจ internazionale e comunque riferito  alla terra in generale. Tutto ciรฒ scrivo, lo traggo dagli stimoli di questa terra, da ciรฒ che mi vive intorno. E quindi il mare e il vulcano sono sicuramente due situazioni fondamentali e che rievoco spesso nelle mie canzoni. Musica e parole sono quasi sempre mie, anche se ho avuto importanti collaborazioni nel corso degli anni, da Mauro Malavasi a Mia Martini, da Madonna a Michael Jackson, per citare soltanto alcuni grandissimi artisti. Posso dire che ho iniziato prestissimo a cantare: a tre anni ho deciso quello che avrei voluto fare da grande e non ho mai cambiato idea. 

Tornando alla tua malattia e ai tuoi momenti difficili, puoi mandare un messaggio a tutte le persone che non hanno ancora trovato la forza per superarli? 

Ma certo, perchรฉ la vita รจ bellissima e nello stesso tempo cosรฌ complicata. Ci mette sempre alla prova, in un modo o in un altro. Io penso che ognuno, nella propria quotidianitร , abbia complicazioni, che siano di salute, che siano personali, che siano lavorative. L’importante รจ non perdere di vista i propri obiettivi, la voglia di vivere e di combattere le avversitร . Nel mio caso รจ stato un problema di salute abbastanza grave, che mi ha messo a dura prova. Perรฒ io mi ritengo un guerriero per cui ho tirato fuori unghie e denti e sono andata avanti. Certo, anche grazie alla fortuna, sono riuscita ad uscirne fuori perchรฉ non รจ detto che sia una cosa semplice per tutti. Quello che conta perรฒ รจ non arrendersi mai. Bisogna essere uniti e il fatto di sapere che ci sono altre persone che, come noi, hanno combattuto per affrontare i momenti difficili, puรฒ essere di stimolo e di aiuto. Quindi รจ importante non sentirsi mai soli perchรฉ ognuno di noi รจ diverso dall’altro, ma รจ simile nelle proprie vicissitudini. Questo dovrebbe incentivare a  non mollare mai. Vince il gruppo.  

– Ripeterai l’esperienza del Disability Pride? 

Certo che sรฌ. Se mi dovessero richiamare, lo farei con tutto il cuore perchรฉ – ripeto – mi fa piacere essere in qualche modo utile a manifestazioni cosรฌ importanti. Partecipo anche ad altri eventi a sfondo sociale, ma ad una condizione: quella di essere seria nelle cose che scelgo di fare. Alcune volte le dico, ma molte volte le faccio e le tengo per me.