Una tecnica innovativa detta Radiofrequenza pulsata per curare chi soffre di dolori osteoarticolari
Finalmente una buona notizia per i lavoratori ma anche per le tante persone che per vari motivi soffrono di quei disturbi articolari che, oltre ad essere fastidiosi e dolorosissimi, portano spesso a condizioni di disabilità: un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Radiologiche dell’Università La Sapienza di Roma, diretto dal prof. Alessandro Napoli, ha sperimentato con successo una tecnica innovativa detta Radiofrequenza pulsata per curare, in maniera non invasiva, chi soffre di dolori come quelli provocati dall’ernia del disco. In campo lavorativo, le patologie osteomuscolari sono in forte crescita in tutto il Paese già a partire dal 2008, quando l’emanazione della nuova “Tabella delle malattie professionali” (D.M. 9 aprile 2008), ossia l’elenco di quelle malattie che godono della cosiddetta “presunzione legale d’origine”, ha inserito queste patologie tra le malattie dette appunto “tabellate” agevolandone il percorso di riconoscimento e indennizzo e favorendo così un ricorso più massiccio allo strumento assicurativo. In particolare, solo nel quinquennio 2011-2015, le patologie osteomuscolari sono aumentate di quasi la metà (+46,3%) passando dai circa 25.500 casi registrati dall’INAIL nel 2011 ai circa 37.300 del 2015. Ad oggi, dunque, queste patologie rappresentano ben il 63,4% di tutte le malattie professionali denunciate (circa 59.000 nel 2015). Quasi la metà delle patologie osteomuscolari è rappresentata dalle Dorsopatie (circa 18.200 nel 2015) che sono cresciute di ben il 48,3% nell’ultimo quinquennio (erano circa 12.200 nel 2011): si tratta di affezioni che interessano i dischi intervertebrali tra cui spicca l’ernia del disco, un disturbo molto noto di cui soffrono in modo particolare agricoltori, muratori, autotrasportatori, infermieri e portantini. La radiofrequenza pulsata si basa sull’uso di radiofrequenze che agiscono sulle vie del dolore, promuovendo una neuromodulazione delle fibre nervose coinvolte. Il metodo viene utilizzato soprattutto quando altre terapie si sono rivelate inefficaci e in particolare nella cura delle lombalgie o lombosciatalgie da ernia del disco. Il sollievo dal dolore può durare dai 3 ai 12 mesi, ma in molti casi è stato addirittura definitivo. Estremamente rassicuranti, al riguardo, sono i risultati presentati al Congresso Europeo di Radiologia tenutosi a Vienna nei giorni scorsi – che ha visto l’Italia recitare un ruolo di avanguardia in questo campo – dai quali è emerso che, al termine della cura, il 90% dei pazienti sottoposti a Radiofrequenza pulsata ha registrato un miglioramento significativo, l’80% non ha più provato dolore dopo una sola terapia e solo il 3% ha dovuto ricorrere all’intervento chirurgico. “Sembra dunque – ha dichiarato il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni – che siamo vicini alla soluzione dei problemi di molti lavoratori che soffrono di questi mal di schiena sempre più diffusi, soprattutto a causa di sollevamenti o spostamenti di carichi pesanti, posture incongrue, ritmi di lavoro intensi e stressanti, insomma, da un ambiente di lavoro che dovrebbe essere pensato a misura d’uomo e porre al centro del lavoro la persona umana e non la produttività o il profitto”.
MALATTIE PROFESSIONALI DEL SISTEMA OSTEOMUSCOLARE | ||||||
Tipo di malattia | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | Variaz. %
2015/2011 |
ARTROPATIE (artriti, artrosi,…) | 3.174 | 3.480 | 3.969 | 4.491 | 4.090 | +28,9 |
DORSOPATIE (ernia del disco,..) | 12.251 | 12.435 | 14.049 | 16.600 | 18.171 | +48,3 |
DISTURBI DEI TESSUTI MOLLI | 10.065 | 10.651 | 12.508 | 14.402 | 15.055 | +49,6 |
OSTEOPATIE | 25 | 23 | 28 | 22 | 23 | -8,0 |
TOTALE | 25.515 | 26.589 | 30.554 | 35.515 | 37.339 | +46,3 |
Fonte: elaborazione ANMIL su dati INAIL – Banca dati statistica |