Domanda:
Buongiorno, sono insegnante elementare e ho fatto la richiesta per 2 mesi di congedo parentale per la Legge 104 per mia zia con invalidità grave. Lei è nubile, non ha figli, non ha più i genitori e l’unico fratello è deceduto. Risiede nella nostra palazzina, stesso numero civico, con me, con mia mamma 81enne (senza patologie invalidanti ma con problemi di salute legati all’età) e con mio fratello spesso all’estero.
Mio fratello e mia madre hanno dichiarato di non essere in grado di prendersi cura della zia invalida, per i motivi suddetti, e mia zia ha scelto me come parente di riferimento.
Essendo tutti parenti/affini di 3° grado, vi è una priorità oppure è possibile usufruire di tale congedo?
Risposta:
Gentile Signora,
la legge 104 del 1992 riconosce ai lavoratori dipendenti il diritto a fruire del congedo straordinario per l’assistenza del soggetto disabile in situazione di gravità.
Tale diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora il coniuge, i genitori, i figli o fratelli/sorelle conviventi della persona con disabilità grave, siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Detto ciò, dalle informazioni che ci ha fornito, in assenza di coniuge, genitori, figli e fratelli/sorelle del disabile, in qualità di parente entro il terzo grado, non essendoci una priorità, lei potrà legittimamente usufruire del congedo straordinario presentando apposita domanda all’INPS per via telematica ovvero per il tramite di un Patronato.
Può, comunque, rivolgersi al Patronato ANMIL, anche attraverso il numero verde 800 180 943, qualora necessitasse di assistenza in merito alla presentazione della domanda e/o volesse ulteriori e più approfondite informazioni.