Il 30 gennaio del 2016, alla prima Udienza Giubilare dell’Anno Santo, in Piazza San Pietro, era presente tra gli oltre 20.000 fedeli una folta delegazione di soci ANMIL invalidi sul lavoro provenienti da tutta Italia. Con gruppi da Alessandria, Bari, Biella, Brescia, Brindisi, Bolzano, Catania, Forlì, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Reggio Emilia, Padova, Roma, Rieti, Rimini, Torino, Trapani, Trento, Treviso, Venezia e Vercelli e famiglie organizzatesi individualmente dalle altre città.
Forte commozione per l’ANMIL quando Papa Francesco ha salutato tutti i pellegrini presenti in Piazza, riservando al gruppo dell’ANMIL parole di conforto dimostrando grande attenzione per le vittime del lavoro: “La vostra presenza mi offre l’occasione per ribadire quanto sia importante la salute dei lavoratori e difendere sempre la vita umana, dono di Dio, soprattutto quando è più debole e fragile”. Un appello per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori che non può rimanere inascoltato. Al termine dell’Udienza il Papa ha rivolto alcuni saluti speciali, recandosi prima ad abbracciare gli invalidi in carrozzina nel settore ai piedi del Sagrato e poi ad alcuni rappresentanti delle Associazioni presenti in Piazza. Tra questi anche diversi Presidenti delle sedi territoriali e il Presidente nazionale ANMIL, Franco Bettoni, che ha avuto il piacere di stringere la mano al Pontefice, che lo ha benedetto e con il quale si sono scambiati alcune parole, e Bettoni ha rappresentato tutta la propria partecipazione sulla gravità del fenomeno infortunistico: “In Italia, e non solo, avviene ogni giorno una vera e propria strage nei luoghi di lavoro: in media muoiono due persone al giorno per incidenti e quattro in seguito a malattie contratte sul lavoro. Senza contare che non abbiamo dati sul lavoro nero”, ha affermato Bettoni.
“Oggi siamo venuti a chiedere a Lei – ha proseguito il Presidente – che ci sostenga nella nostra guerra per la sicurezza sul lavoro e l’unico modo concreto è promuovere una cultura che coinvolga già i bambini e i ragazzi nelle scuole: è inammissibile che ancora oggi si muoia e ci si ammali lavorando”, ha sottolineato Bettoni. “L’ANMIL è nata oltre settant’anni fa proprio per portare il senso della solidarietà fra persone vittime di infortuni invalidanti, per stare insieme e porre la propria esperienza al servizio di tutti i lavoratori e dei loro familiari”. “L’Associazione, ha assicurato Bettoni, continuerà ad impegnarsi per migliorare le condizioni di vita e di lavoro quotidiano”.
“Forti dell’appoggio di 400.000 soci e delle loro famiglie cercheremo di stare sempre al servizio degli infortunati degli invalidi e dei lavoratori esposti a rischi, sempre nuovi, del lavoro che cambia e modifica le condizioni ma non la pericolosità”, ha concluso il Presidente nazionale ANMIL.
Ascolta il messaggio di Papa Francesco per le vittime degli incidenti sul lavoro