Roma, 30 aprile 2021 – “È una sentenza che ci lascia allibiti – commenta a caldo Zoello Forni, Presidente nazionale ANMIL la sentenza di assoluzione del Tribunale di Milano – mentre proprio pochi giorni fa abbiamo promosso un webinar sui problemi che, ancora oggi, comporta l’amianto, dove anche alcuni importanti esponenti parlamentari intervenuti hanno riconosciuto, insieme agli altri illustri relatori, come l’amianto sia un dramma sociale sempre più esteso, senza contare che, se da una parte la bonifica rimane tutta da portare a termine, dall’altra manca del tutto la strutturazione di una adeguata rete sanitaria che monitori e riconosca le patologie asbesto correlate”.
I quattro ex dirigenti del Teatro alla Scala, imputati per omicidio colposo nel processo a Milano per la morte di una decina di lavoratori esposti all’amianto al Piermarini prima delle bonifiche dei locali, sono stati assolti dal giudice della nona sezione penale, Mariolina Panasiti, con la formula “perché il fatto non sussiste”.
“Il fatto che il giudice insista a non riconoscere le responsabilità penali dei datori, che siano imprenditori o gestori di istituzioni gloriose come il Teatro La Scala, non significa che le responsabilità non esistano – ha aggiunto il Presidente Forni – e la nostra Associazione che in questo processo si è costituita parte civile seguita dall’Avv. Cesare Bulgheroni, nella sua costante opera di sensibilizzazione e di difesa dei diritti dei lavoratori per il rispetto delle norme antinfortunistiche e di prevenzione delle malattie professionali, insisterà nella sua battaglia a tutela dei lavoratori offesi e per il riconoscimento dei responsabili che, non osservando le norme di riferimento, hanno consentito avvenissero questi decessi”.
Amianto Teatro alla Scala: per Forni (ANMIL) sentenza inaccettabile che non ci fermerà
