È dei giorni scorsi la notizia dell’intesa raggiunta tra Stato e Regioni, in conferenza unificata, per il riparto del “Fondo per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni con disabilità fisica o sensoriale”. Il fondo è stato infatti potenziato, nell’ultima manovra di Bilancio, da 75 a 100 milioni di euro per tre anni, 300 milioni di euro complessivi. L’intesa anticipa largamente l’inizio dell’anno scolastico, per consentire alle Regioni di attivare – proprio con queste risorse – i servizi per gli alunni con disabilità in corrispondenza dei primi giorni di scuola e senza i ritardi registrati negli anni precedenti. Si tratta di servizi come il trasporto degli alunni con disabilità, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, la consulenza tiflologica e la distribuzione di materiale didattico e testi scolastici.
E proprio la presenza in classe degli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione dal primo giorno del nuovo anno scolastico rappresenta la vera svolta: negli anni scorsi infatti i ritardi nell’erogazione delle risorse hanno sempre provocato la mancata assegnazione di decine di migliaia di operatori, formati e specializzati, con conseguenze negative sugli alunni e le loro famiglie, che per legge hanno diritto a beneficiare del servizio.
Gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione sono infatti previsti dall’articolo 13 della L.104/92: sono operatori che hanno il compito di facilitare la comunicazione dello studente con disabilità, stimolare lo sviluppo delle abilità nelle diverse dimensioni della sua autonomia, mediare tra l’allievo con disabilità e il gruppo classe per potenziare le loro relazioni, supportarlo nella partecipazione alle attività, partecipando all’azione educativa in sinergia con i docenti.
La procedura prevede che, nella certificazione e nella diagnosi funzionale, venga riconosciuta la necessità di tale figura. Una volta ricevuta la richiesta da parte della famiglia, il Dirigente Scolastico deve inoltrarla all’Ente Locale competente che deve provvedere alla sua assegnazione. Nel caso in cui l’assistente non venga assegnato, la famiglia può diffidare il Dirigente Scolastico o l’Ente Locale, a seconda della responsabilità nella mancata assegnazione e nel caso la diffida non sortisca effetto, può attivare un ricorso al TAR.
Alla luce di questo importante risultato, il Ministro per le disabilità Lorenzo Fontana si è detto soddisfatto dell’ “attenzione riservata agli studenti con disabilità. Dopo aver incrementato in legge di bilancio i fondi a ciò destinati, abbiamo lavorato per anticiparne la ripartizione tra le Regioni. Con l’inizio del nuovo anno scolastico vogliamo infatti che gli Enti Locali siano messi nelle migliori condizioni per poter erogare i necessari servizi. Il diritto allo studio si garantisce aumentando le risorse, ma non di meno migliorandone anche la gestione”.