Ore di lavoro eccessive giustificano il risarcimento dei danni

Lavorare più ore di quanto stabilito dal contratto giustifica il risarcimento danni: così si è espressa la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, stabilendo che, in caso di ore di lavoro eccessive rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo, il datore è tenuto a risarcire i danni al dipendente. Si tratta di un danno non patrimoniale, precisamente psico-fisico, ed è dovuto ogni volta in cui il datore di lavoro viola l’articolo 36 della Costituzione recante i principi di determinazione dell’orario di lavoro e della giusta retribuzione. Tuttavia il diritto al risarcimento dei danni scatta solo in presenza di “lavoro eccessivo”, vale a dire che le ore di lavoro in più devono essere abnormi rispetto al massimo stabilito dal contratto.

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