Roma, 15 ottobre 2021 – Dal 23 ottobre prossimo entrerà in vigore il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Regolamento, fra l’altro, prevede un ampliamento delle Direzioni generali, che passeranno da 8 a 10. In particolare, al fine di offrire una risposta ancora più attenta ai problemi di stretta attualità, sono state istituite le Direzioni generali per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e quella delle politiche attive del lavoro.
La Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro si articolerà in tre uffici di livello dirigenziale non generale e svolgerà le seguenti funzioni:
a) cura l’applicazione e il monitoraggio sull’attuazione della legislazione attinente alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
b) vigila sull’attuazione delle disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nonche’ di assicurazione contro gli infortuni domestici;
c) assicura il funzionamento della Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che sarà presieduta dal titolare dell’incarico dirigenziale;
d) cura la gestione del diritto di interpello in materia di salute e sicurezza del lavoro, di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
e) promuove e diffonde gli strumenti di prevenzione e le buone prassi in materia di informazione e comunicazione per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, anche d’intesa con le altre amministrazioni competenti;
f) gestisce i trasferimenti agli enti previdenziali delle risorse finanziarie in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali;
g) gestisce il Fondo speciale infortuni e il Fondo vittime gravi infortuni sul lavoro, nonche’ per le attivita’ promozionali destinate alle piccole e medie imprese e agli istituti di istruzione primaria e secondaria;
h) coadiuva il Segretariato generale nell’esercizio delle funzioni di vigilanza dell’Ispettorato nazionale del lavoro in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
Il nuovo Regolamento istituisce inoltre la Direzione generale delle Politiche attive del lavoro, articolata in quattro uffici di livello dirigenziale non generale. La direzione svolgerà, tra le altre, le seguenti funzioni:
a) provvede all’istruttoria per l’esercizio delle funzioni di indirizzo da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in materia di politiche attive per il lavoro e concernenti la Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
b) cura la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di politiche attive del lavoro e svolge le funzioni di verifica e controllo del rispetto dei medesimi;
c) garantisce la gestione delle risorse del bilancio dello Stato destinate all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (A.N.P.A.L.), nonche’ alle regioni per il concorso alle spese di funzionamento dei centri per l’impiego;
d) provvede al monitoraggio e all’elaborazione dei dati concernenti le politiche occupazionali e del lavoro;
d) gestisce il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, cura la definizione delle linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilita’, la relazione biennale al Parlamento sullo stato di attuazione delle norme per il diritto al lavoro dei disabili, l’attuazione della Banca dati sul collocamento mirato, fermo restando che il collocamento dei disabili e l’attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, sono conferiti all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro ai sensi dell’articolo 9, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 150 del 2015.