La Corte d’Appello di Firenze rende giustizia alla rispettabilità e serietà dell’ANMIL

Roma, 5 ottobre 2023 – “Eravamo davvero rimasti sorpresi ed amareggiati da una sentenza che giudicava la nostra Associazione come discriminatoria e senza rispetto dei lavoratori per di più con disabilità – dichiara il Presidente nazionale ANMIL Zoello Forni – chiamata in causa da un dipendente licenziato dopo una lunga assenza ingiustificata dal posto di lavoro”.
“La nostra Associazione da 80 anni si occupa della tutela delle vittime del lavoro, con oltre 250.000 iscritti, e da quasi 15 anni ci adoperiamo per l’inserimento lavorativo di tutte le persone con disabilità, nonché della loro formazione e riqualificazione professionale – aggiunge Forni -ma non per questo riteniamo che si possano accettare comportamenti che non rispettino i propri più basilari doveri”.
II Signor Panni, dipendente della Sezione di Grosseto, aveva fatto ricorso al Tribunale del Lavoro di Grosseto avverso il suo licenziamento ed aveva ottenuto una prima sentenza a favore e, per l’effetto, la reintegra nel posto di lavoro. Convinta della piena legittimità del proprio operato, l’Associazione non si è arresa ed ha ritenuto di fare ricorso in Appello dove la Corte ha ribaltato la prima sentenza e giudicato corretta e pienamente legittima la decisione di procedere al licenziamento.
“Assentarsi ingiustificatamente dal posto di lavoro per oltre 20 giorni in seguito ad un trasferimento, anch’esso ritenuto legittimo, mettendo in difficoltà persone fragili e con problemi che vedono in noi un punto di riferimento e alle quali è mancato il nostro supporto, è inaccettabile per un’associazione come la nostra che si impegna a garantire assistenza a soci e cittadini su tutto il territorio” – spiega il Presidente dell’ANMIL.
“Tengo ancora a sottolineare che non solo l’ANMIL, ma anche tutti gli altri enti della sua rete, assolvono pienamente agli obblighi di legge in merito alle quote di riserva, tra i propri dipendenti, di persone con disabilità, addirittura in numero superiore a quello previsto dalla legge 68/99”, aggiunge Forni.
“Per questo le affermazioni rese a mezzo degli organi di informazione dopo la sentenza di primo grado dal sindacato che ha fornito assistenza legale al lavoratore nel giudizio ci hanno ancor più ferito giacché inesatte e fuorvianti rispetto alla ricostruzione della vicenda processuale. Si è strumentalmente posta in cattiva luce l’Associazione paragonata alla stregua di aziende che operano ai danni dei dipendenti secondo “cattive prassi’.
“Eravamo ottimisti sull’esito del giudizio di appello poiché la assenza ingiustificata dal posto di lavoro costituisce giusta causa di licenziamento. La Corte di Appello di Firenze ha reso giustizia riabilitando e legittimando appieno l’operato dell’Anmil” riferisce l’Avv.Marco Acciavatti che ha assistito l’Associazione nei due gradi di giudizio.
“Il nostro auspicio – conclude il Presidente – è che i diritti e i doveri che scaturiscono da un rapporto di lavoro siano sempre un valore condiviso e che il rispetto reciproco sia la base comune delle relazioni professionali. A poche ore dalla 73ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, la nostra sede di Grosseto, così come tutte le sedi territoriali ANMIL, celebrerà questa manifestazione affinché si rinnovi l’attenzione verso la tutela della salute e del benessere di tutti i lavoratori”.