Iva agevolata al 4% per l’acquisto auto elettriche ai cittadini con disabilità a cura dell'Ufficio Servizi Istituzionali

Le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera stanno esaminando il disegno di legge di conversione del cosiddetto “Decreto crescita”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 aprile e da convertire entro il 29 giugno.
Tra gli emendamenti presentati si segnala la proposta 13.011 che, nell’ambito delle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità, è diretta a risolvere la questione del mancato riconoscimento dell’iva agevolata al 4% per l’acquisto di auto elettriche da parte di cittadini con disabilità. La legge 104/1992 non è stata infatti aggiornata all’evoluzione della tecnologia, non citando le auto elettriche, che restano escluse dall’aliquota agevolata. Consultando infatti il testo della Guida alle agevolazioni fiscali per disabili dell’Agenzia delle Entrate si legge che “È applicabile l’Iva al 4%, anziché al 22%, sull’acquisto di autovetture nuove o usate, aventi cilindrata fino a: 2.000 centimetri cubici, se con motore a benzina 2.800 centimetri cubici, se con motore diesel”.
La citazione della cilindrata (che non esiste per le auto elettriche) di fatto esclude questo genere di vetture dalle agevolazioni, con la conseguenza che, applicando la legge, i concessionari si rifiutano di riservare la stessa iva al 4% anche per macchine elettriche, con evidente svantaggio per gli automobilisti con disabilità che si vedono applicare la normale iva al 22%.
L’emendamento prevede che le persone con disabilità potranno ottenere un buono pari al 18% sul prezzo di acquisto di veicoli elettrici, in modo da compensare l’IVA al 22% attualmente applicata e parificarla a quella agevolata al 4%. A tal fine è istituito un Fondo con una dotazione pari a 2 milioni di euro annui. Il buono è corrisposto dall’INPS al richiedente, previa presentazione di idonea documentazione. L’emendamento risulta al momento accantonato e dovrà essere votato nei prossimi giorni. Presentato anche un emendamento, anch’esso accantonato, diretto a rendere stabile la revisione delle tariffe INAIL introdotta dalla legge di Bilancio per il 2019, attualmente sperimentale per il triennio 2019-2021.