Roma, 13 aprile 2021 – Lo scorso 6 aprile Inail ha pubblicato sulla rivista scientifica Accident Analysis and Prevention uno studio svolto sugli incidenti stradali, senza specificare se occorsi durante il lavoro, registrati sul territorio italiano. Tali dati sono stati associati con i dati di temperatura stimati mediante un modello meteorologico, e successivamente incrociati per determinare l’associazione tra rischio di incidenti e temperature estreme.
Le lesioni provocate dagli incidenti stradali hanno funto da input alla realizzazione dello studio, rappresentando un rilevante problema di salute pubblica e sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti individuato come nel mondo gli incidenti stradali abbiano provocato circa 1,3 milioni di morti e tra 20 e 50 milioni di lesioni. Restringendo il focus all’Italia, l’Istat ha registrato nel 2019 circa 170mila incidenti aventi provocato più di 3mila morti e 240mila feriti. Molti di questi incidenti hanno anche un’origine occupazionale: secondo le risultanze dell’Inail, gli incidenti stradali di origine occupazionale rappresentano circa il 14% di tutti gli infortuni sul lavoro, di cui l’11% avviene in itinere, vale a dire nel tragitto casa-lavoro.
Dall’analisi svolta, è emerso come, tra le cause principali in grado di scatenare incidenti stradali, quelle relative alle condizioni meteorologiche rivestano grande rilevanza. In particolare, come riportato nel documento in analisi, gli eventi meteorologici estremi hanno un ruolo specifico: le ondate di calore e di freddo sono state infatti associate a un aumento esponenziale del rischio di incidente. La prolungata presenza di alte temperature genera un incremento della sudorazione, della disidratazione, della percezione di fatica, con conseguente decremento delle capacità di reazione.
Dallo studio è emersa dunque una forte correlazione tra incidenti stradali e caldo estremo, con un incremento di rischio tra il 6 e il 12%. L’analisi ha messo in luce, nello specifico, un maggiore rischio per i pedoni, per gli incidenti con i motocicli e per quelli avvenuti fuori dalle aree urbane in condizioni di caldo estremo, mentre durante il freddo intenso si individuano condizioni di minor rischio per i motociclisti e i ciclisti, che cresce però per i mezzi pesanti. L’analisi stratificata degli incidenti occupazionali evidenzia, invece, un maggiore rischio per i maschi rispetto alle femmine, e per quelli occorsi in occasione di lavoro rispetto a quelli in itinere, in condizioni di caldo estremo. Durante il freddo estremo i soggetti che lavorano nei settori economici esposti, come trasporti, commercio, alloggio e servizi di catering, sono risultati ovviamente a maggiore rischio.
Per approfondire:
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S000145752100141X?via%3Dihub