Le dichiarazioni ed i principali accadimenti della ricorrenza

Si celebra il 3 dicembre, in tutto il mondo, la Giornata Internazionale delle persone con disabilità indetta nel 1992 dall’Onu al fine di promuovere i diritti e il benessere dei disabili. Un’apposita convenzione adottata a partire dal 2006 ribadisce il principio di uguaglianza e la necessità di garantire la piena ed effettiva partecipazione a chi è portatore di disabilità ai settori politici, sociali, culturali ed economici della società.
Per la Giornata 2019, ANMIL ha organizzato una diretta radio no stop, dalle ore 9.00 alle ore 15.00 per seguire in tempo reale gli avvenimenti nazionali.
L’evento principale, al quale hanno presenziato il Presidente Nazionale Zoello Forni; la Responsabile dell’Ufficio Stampa Marinella de Maffutiis e la Responsabile dell’Ufficio Salute e Sicurezza, Maria Giovannone, è stata la presentazione del Rapporto ISTAT “Conoscere il mondo della disabilità”, organizzata dall’INAIL, dal Comitato Paralimpico Italiano e svoltosi alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Sono tre milioni e centomila in Italia le persone con disabilità, pari al 5,2% della popolazione. Gli anziani sono i più colpiti: quasi un milione e mezzo gli ultra settantacinquenni sono in condizione di disabilità, dei quali 990 mila sono donne. Delle 990 mila donne con handicap il 26,9% vive da sola, il 26,2% con il coniuge, il 17,3% con il coniuge e i figli, il 7,4% con i figli e senza coniuge, circa il 10% con uno o entrambi i genitori, il restante 12% vive in altre tipologie di nucleo familiare.
Oltre seicentomila persone con limitazioni gravi vivono in una situazione di grande isolamento, senza nessuna rete su cui poter contare in caso di bisogno. Di queste, ben duecentoquattro mila vivono completamente sole. Il 43,5% delle persone con limitazioni dispone di una rete di relazioni, un valore – fa notare l’Istat – assai inferiore a quello relativo al resto della popolazione, ovvero il 74,4%.
La limitazione grave costituisce un ostacolo alla partecipazione culturale: solo il 9,3% delle persone che ne soffrono va frequentemente al cinema, al teatro, ad un concerto, o visita un museo durante l’anno. Nel resto della popolazione il dato si attesta invece al 30,8%. I problemi di accessibilità riducono anche la partecipazione culturale: solo 37,5% musei italiani, pubblici e privati, è attrezzato per ricevere le persone con limitazioni gravi. Tre quarti di coloro che hanno limitazioni gravi (il 77% se donne) passano più di tre ore al giorno davanti alla televisione, mentre la quota di chi è privo di limitazioni è del 59%.
“Questo rapporto è stato realizzato da un gruppo di lavoro di oltre 30 esperti, l’Italia è il solo Paese europeo ad avere un sistema di dati aggiornato sul mondo della disabilità. L’obiettivo è ricostruire un quadro sempre più accurato di questo mondo”. Lo ha detto il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, aggiungendo che “Le indagini ci restituiscono un quadro in cui le protagoniste sono le persone, non solo come destinatari di sostegno e assistenza ma soprattutto come cittadini, portatori di diritti, protagonisti nella vita economica, sociale e culturale del nostro Paese”.
Il Presidente dell’INAIL, Franco Bettoni, ha dichiarato: “Le azioni importanti poste in essere finora con l’obiettivo di favorire il sostegno dell’autonomia della persona con disabilità, la sua risocializzazione e il reinserimento nel mondo produttivo, comprendono le misure previste per la conservazione dell’impiego o l’inserimento in nuova occupazione, attraverso il finanziamento di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento delle postazioni, la formazione e la riqualificazione professionale”. Bettoni ha rivolto al Presidente Mattarella un invito a visitare il Centro Protesi INAIL di Budrio, ricordando che in tale struttura è stata realizzata la “mano protesica Hannes”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’evento di presentazione del Rapporto ISTAT ha dichiarato: “Un Paese con un alto numero di morti sul lavoro e di disabili da lavoro non ha raggiunto un livello di civiltà adeguato – e ha aggiunto – il nostro Paese ha nei nostri concittadini con disabilità un giacimento di energie, risorse e contributi di cui si priva perché non li mette in condizione di potersi esprimere”. Commentando il Rapporto ISTAT prosegue: “emerge con chiarezza che il problema della disabilità non è di assistenza ma soprattutto di sostegno, per consentire l’opportunità di realizzazione”.
In occasione della Giornata, un nuovo segnale è arrivato dalle Istituzioni. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha incontrato per la ricorrenza le Federazioni dei disabili, ha affermato che da gennaio 2020 nascerà un apposito ufficio permanente sulla materia a Palazzo Chigi. Alla dichiarazione di Conte si aggiunge anche la promessa dello stanziamento, nella nuova Legge di Bilancio, di 830 milioni di euro nell’arco del triennio destinati a misure di sostegno alla disabilità.
Altro fondamentale messaggio rivolto al mondo dei diversamente abili è arrivato da Papa Francesco: “si sono messi in atto e portati avanti processi inclusivi, ma non è ancora sufficiente, perché i pregiudizi producono, oltre alle barriere fisiche, anche limiti all’accesso all’educazione per tutti, all’occupazione e alla partecipazione”.

Leggi il Rapporto 2019 Conoscere il mondo della Disabilità

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