PROGETTO “SENZA…PECCATO“
Del tema sessualitร e disabilitร nel nostro Paese si sta parlando addirittura dagli anni settanta (basta citare, per capirci, Cesare Padovani o Rosanna Benzi e piรน recentemente Bruno Tescari o Max Ulivieri). La Fondazione ANMIL e ANMIL Onlus stanno portando il loro contributo alla causa perchรฉ una volta per tutte si tratta di ribadire che il disabile e la sua famiglia vivono quotidianamente tantissime frustrazioni e quelle che fanno riferimento alla loro vita affettiva, ai rapporti interpersonali, sulla necessitร di tenerezza, dell’amore, della sessualitร , sono fra le piรน importanti e negarle sarebbe veramente un peccato mortale. Se vogliamo dirci un paese civile, crediamo sia assolutamente necessario porci il problema ed affrontarlo in modo serio, senza pregiudizi o tabรน, perchรฉ queste persone hanno bisogno di essere comprese ed aiutate. A livello legislativo non รจ stato prodotto ancora nulla, anche se il sen. Sergio Lo Giudice, nel 2014 ha presentato, insieme ad altri firmatari, un disegno di legge per normare questa problematica, che perรฒ non รจ mai stato calendarizzato.
Come evidenziato piรน volte dallโ ISTAT, non esiste unโanagrafe delle persone con disabilitร , ma secondo le piรน recenti stime effettuate dallo stesso Istituto, sono oltre tre milioni i disabili che vivono in Italia, una cifra che rappresenta il 5% della popolazione. Due disabili su tre (precisamente il 66,2%) sono donne: ce ne sono 1 milione 700 mila, cioรจ il 6,1% di tutte le donne italiane (contro il 3,3% degli uomini).
Tra i disabili considerati piรน gravi, circa 700 mila persone hanno problemi di movimento, oltre 200 mila sono persone con difficoltร psicosensoriali, quasi 400 mila hanno limitazioni che impediscono le normali funzioni della vita quotidiana (cura della persona, mettersi a letto, vestirsi, mangiare autonomamente, etc).
Se si considera che sui 3 milioni di disabili complessivi quelli in etร compresa tra i 15 e i 74 anni sono poco piรน di 1 milione, vale a dire circa un terzo del totale, si puรฒ stimare che i disabili che presentano difficoltร nel praticare una normale attivitร sessuale, per via della loro condizione, si dovrebbero aggirare intorno alle 400/450.000 unitร . Di questi circa 20.000 (quasi il 5%) sono disabili per cause lavorative.
Nel nostro Paese, in base ai risultati di un sondaggio su โDisabili e sessualitร โ proposto recentemente su Internet, gran parte dei disabili ha affermato che volentieri si rivolgerebbe ad un servizio di โassistenza sessualeโ. I risultati del sondaggio sono, del resto, molto chiari: il 77% dei disabili interpellati si dichiara sostanzialmente favorevole. Questo dato va suddiviso tra chi โprenderebbe in considerazione questa propostaโ (44%), chi lโaccetterebbe purchรฉ si tratti di assistenza da parte di veri professionisti (26%), e chi infine โnon ne farebbe uso, ma non ci vede nulla di maleโ (7%). Ma va anche detto che un buon 5% non approva questa iniziativa perchรฉ โsarebbe come legalizzare la prostituzioneโ.
Non avere una legislazione in merito, nรฉ tantomeno aver mai tentato una vera e propria sensibilizzazione su questo argomento, ha prodotto una situazione di vuoto in cui la dignitร delle persone coinvolte risulta inevitabilmente mortificata. ร inaccettabile che una persona priva di autonomia sia costretta a rivolgersi alla prostituzione o peggio ancora allโintervento dei familiari, come purtroppo oggi succede. ร inaccettabile che una persona priva di autonomia sia costretta a rivolgersi alla prostituzione o peggio ancora allโintervento dei familiari, come purtroppo oggi succede. Eppure esistono esempi virtuosi di Paesi che hanno affrontato il problema e, senza preconcetti, hanno cercato soluzioni rispettose dei diritti di tutte le parti in causa, con un approccio medico e specialistico. In Olanda, Germania, Belgio e Paesi Scandinavi, sono stati istituiti appositi servizi di โassistenza sessuale per i disabiliโ che offrono ai disabili dei due sessi (compresi gli omosessuali) prestazioni di assistenza specialistica per la pratica sessuale. In Germania gli assistenti sessuali devono seguire un corso di formazione specifico per conoscere le varie forme di disabilitร e le diverse difficoltร che possono presentarsi. In Olanda รจ addirittura il Servizio Sanitario Nazionale a finanziare le prestazioni di assistenza sessuale, fino a dodici volte lโanno. In Gran Bretagna, dove non esiste la professione dellโassistente sessuale, sono stati comunque creati strumenti, come siti internet, per mettere in contatto disabili e professionisti del sesso. Negli Stati Uniti, infine, esiste lโAssociazione internazionale che riunisce gli assistenti sessuali di tutto il mondo, con tanto di regolamento etico.
Forse sarebbe indicativo anche cercare di capire perchรฉ nella legge n. 112/2016 denominata del โdopo di noiโ non si tentato di affrontare anche lโaspetto della sessualitร dei disabili gravissimi e valutare se in futuro propria questa legge potrebbe essere modificata ed in essa inserita una parte che dovrebbe riguardare il diritto ad una sana sessualitร dei disabili, se non altro perchรฉ la platea delle persone interessate รจ la stessa.
Questi sono i motivi che hanno spinto le Sedi ANMIL di Piacenza e di Trento, la Fondazione ANMIL Onlus (che si รจ occupata della diffusione nazionale del cortometraggio, nelle foto sotto il Presidente di Fondazione ANMIL assieme a numerosi volti dello spettacolo che hanno voluto prestare la loro immagine per rafforzare il messaggio e la divulgazione del progetto) a dare vita a questo progetto, sostenuto dalla SIPAA, dallโAzienda Bulla Sport, dal Tuxedo Bar Beer, che ha lo scopo di provare a โsdoganareโ una volta per tutte questo tema, che come abbiamo avuto modo di vedere, ha risvolti significativi, ed a volte drammatici, nella vita di migliaia di persone affetti da disabilitร gravi o gravissime e delle loro famiglie.
IL CORTOMETRAGGIO
Il film cortometraggio โSenzaโฆpeccatoโ del regista piacentino Marco Toscani, realizzato con il sostegno delle Sedi Anmil di Piacenza e Trento, la Fondazione Anmil Onlus, Sipaa, Bulla Sport, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Tuxedo bar, รจ stato proiettato fuori concorso nel prestigioso festival internazionale โTulipani di Seta Neraโ che si รจ tenuto a Roma il 27, 28 e 29 aprile 2018.
Il protagonista del cortometraggio, girato a Piacenza nel quartiere Borgotrebbia, รจ Daniele Ciolli, giovane piacentino affetto da Distrofia di Dochenne, malattia che lo ha portato a muoversi con una sedia a rotelle elettrica.
Accade tutto in una notte. Daniele รจ un ragazzo di 30 anni, costretto da una malattia, la distrofia di Duchenne, a vivere da sempre su una carrozzina elettrica. Decide, questa notte, di uscire al freddo e al gelo dellโinverno, per raggiungere una prostituta. Cosรฌ, in sella al suo tutore, attraversa alcuni scorci periferici silenziosi e solitari, ma quando finalmente si trova davanti a lei, non trova il coraggio e torna indietro. Sulla via del ritorno ci ripensa, rallenta, si ferma, fa inversione. Riesce quasi a intravederla quando improvvisamente la carrozzina si ferma, vinta dal freddo. Daniele rimane bloccato lรฌ, nelle condizioni piรน impervie e senza possibilitร di soccorso. Quando la prostituta staccherร da lavoro, e il sole sarร sul punto di sorgere, per tornare a casa sarร costretta a passare davanti Daniele, ancora fermo sul marciapiede ai lati della strada. Sarร questa lโoccasione?
โร da tempo ormai โ sottolinea Bruno Galvani, presidente della Fondazione ANMIL onlus โ che riteniamo una prioritร affrontare il tema, molto complesso, delle sessualitร /affettivitร nella disabilitร grave e gravissima. Lo abbiamo fatto partecipando ad importanti convegni, cosรฌ come sostenendo lโazione di Max Ulivieri, che รจ un pรฒ lโemblema di questa lotta di civiltร . Ecco perchรจ quando Marco Toscani ha chiesto a me e al presidente di ANMIL Piacenza Giovanni Ferrari un aiuto per poter realizzare questo suo importante lavoro, abbiamo accettato con grande entusiasmoโ.
Leggi l’intervista di Luce Tommasi a Marco Toscani
Leggi l’intervista di Luce Tommasi al protagonista del corto “Senza..peccato”