17 febbraio 2021 – “Le assunzioni di persone con disabilità registrate nel 2018 superano le 62mila unità, quando erano meno di 21mila nel 2013, nella fase più acuta della crisi occupazionale”. Un trend positivo di ripresa che, però, “è stato interrotto dall’emergenza pandemica e dalle sue ripercussioni su economia e occupazione, richiamando l’attenzione sull’importanza che assume il lavoro per i diritti di cittadinanza delle persone con disabilità”. È quanto rileva l’indagine contenuta nella IX Relazione al Parlamento sull’attuazione della Legge 68/99, realizzata dall’Inapp. “L’andamento degli avviamenti mostra un evidente trend positivo nell’ultimo quinquennio, tra il 2014 e il 2018 – si legge nell’indagine – che appare in linea con le tendenze generali del mercato del lavoro, verosimilmente favorito anche dai processi di riforma normativa introdotti dal D.Lgs. 151/2015”. Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio degli ingressi, negli anni le percentuali maggiori sono presenti nelle aree del Nord, a maggiore intensità produttiva, quasi sempre fra il 50 e il 60% del totale degli avviati al lavoro, con la Regione Lombardia che da sola occupa tante persone quanto l’intera macro area Sud e Isole. Al Centro si rilevano percentuali che, fino al 2015 compreso, superano appena il 20% e si incrementano nell’ultimo triennio. Nell’area del Sud si rileva un miglioramento negli anni 2014-2015, ma il miglioramento appare passeggero e la percentuale sul totale torna al di sotto del 20% negli anni successivi.
Disabilità, avviamento al lavoro e blocco della pandemia
